Un corpo A di massa mA = 1 kg è appoggiato su un piano orizzontale scabro con coefficiente di attrito dinamico d = 0,5. Il corpo A è mantenuto contro una molla di costante elastica k = 3500 N/m, compressa di una quantità x = -0.1 m. All’istante iniziale la molla viene rilasciata e spinge il corpo A, il quale copre una distanza d = 1 m sul piano orizzontale (incluso x), fino ad urtare un pendolo B di massa mB = 3mA e lunghezza l = 0,625 m che si trova in quiete. Calcolare:
a) la velocità v1 che ha il corpo A un attimo prima di urtare il pendolo;
b) le velocità v1’ e v2’ dei due corpi subito dopo l’urto, sapendo che l’urto è elastico;
c) la tensione T del filo un attimo dopo l’urto, quando il pendolo è ancora nella posizione più bassa. (Per l’accelerazione di gravità usare il valore approssimato g = 10 m/s2)