Il grafico nella figura mostra il lavoro compiuto da un motore al variare del tempo.
In quale dei due intervalli di tempo (da 0 a 4 s , da 4 a 8 s) il motore sviluppa la potenza maggiore?
Il grafico nella figura mostra il lavoro compiuto da un motore al variare del tempo.
In quale dei due intervalli di tempo (da 0 a 4 s , da 4 a 8 s) il motore sviluppa la potenza maggiore?
Nell'intervallo $[0,4]\,s\,$:
\[P = \frac{L}{\Delta t} = \frac{40\: J}{4\: s} = 10\: W\,.\]
Nell'intervallo $[4,8]\,s\,$:
\[P = \frac{L}{\Delta t} = \frac{20\: J}{4\: s} = 5\:W\,.\]
Quindi nel primo intervallo si sviluppa una potenza maggiore (visibile graficamente).
Da 0 a 4s perché la pendenza e' maggiore
40/4 W = 10 W
mentre per l'altro intervallo
(60-40)/(8-4) W = 5 W
Nel primo dei due intervalli: entrambi durano quattro quadretti, ma nel primo la quantità di lavoro compiuta è di due quadretti mentre nel secondo è solo di un quadretto.
La potenza, in quanto rapporto lavoro/tempo, è la pendenza dei segmenti che nel primo è doppia di quella nel secondo.
Il lavoro W (Work) in watt*s a cresce linearmente al variare del tempo in entrambi i tratti, il che implica una potenza costante P = ΔW/Δt di valore pari a :
P1 = (40-0)/4 = 10 watt
P2 = (60-40)/4 = 5 watt
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Nel primo tratto, con più pendenza, il motore sviluppa una potenza maggiore, infatti:
potenza nel 1° tratto $N= \dfrac{J}{s} = \dfrac{40}{4} = 10\,W;$
potenza nel 2° tratto $N= \dfrac{J}{s} = \dfrac{60-40}{8-4}= \dfrac{20}{4} = 5\,W.$
@remanzini_rinaldo - Grazie mille Rinaldo, da un >100000 è un onore. Cordiali saluti.