Quando si usa la formula del lavoro L=Fx/2 al posto di L=fx?
Quando si usa la formula del lavoro L=Fx/2 al posto di L=fx?
Il lavoro è una quantità scalare definita dalla relazione:
L = F·x·COS(α)
cioè è il prodotto di una forza F per la sua proiezione nella direzione dello spostamento x.
Quindi quando lo spostamento e la forza hanno stessa direzione e stesso verso:
COS(α) =1------> L= F·x (con α = 0°)
se invece:
COS(α) = 1/2----> L = F·x/2 (con α = pi/3 = 60°)
@lucianop invece nel caso della forza elastica come si spiega che il lavoro sia L=1/2Fx => L=1/2Kx^2?
Nel caso di una forza elastica, questo è un altro discorso. In tal caso la forza non è costante come risulta da quanto ti ho detto sopra nella mia risposta ma direttamente proporzionale allo spostamento x. Quindi devi considerare la forza media tra 0 ed x che vale F/2.
Eeeh?
E' il caso tipico della molla
L = F*x/2 perché F non è costante ma cresce linearmente al crescere di x (F = k*x) , pertanto F/2 rappresenta il valor medio della forza finale F ; si ha :
L = F*x/2 = k*x*x/2 = k/2*x^2 , la ben nota formula dell'energia accumulata in una molla di costante k ed elongazione x