@Francesco_2
Leggendo si impara...
Se fosse stato trascurabile l'attrito, non sarebbe servito il nastro trasportatore, sarebbe bastata la gravità."
Il lavoro compiuto dalle forze non conservative è pari alla variazione di energia meccanica.
Dal momento che scivolano per un tratto pari a 5.8 m, la variazione di quota DH è:
DH = 5,8*sin(12) m
La variazione di energia potenziale gravitazionale è:
DU = - m*g*DH = - 85,13 j
La variazione di energia cinetica è:
DK = 1/2*m* (V_finale² - V_iniziale²) = 1/2*7,2*(0,8² - 0,6²) = 1,008 j
Il lavoro compiuto dalla forza di attrito è:
L_att = - 84,122 j
Sappiamo che:
L_attrito = - u_att * m*g*Ds*cos(teta)
dove:
m*g*cos(teta) = F_premente
Possiamo quindi ricavare il coefficiente di attrito:
u_att = (L_att) /[m*g*Ds*cos (teta)]
Sostituendo i valori numerici:
teta = 12°
m= 7,2 kg
si ricava:
u_att= [84,122 / (7,2*9,806*5,8*cos(12)) ] = 0,21
In assenza di forze dissipative, si applica la conservazione dell'energia meccanica. L'energia potenziale gravitazionale e cinetica del pacco in cima alla rampa, si trasformano completamente in energia cinetica. La velocità in fondo alla rampa è decisamente superiore.
Quindi:
1/2*m*V_finale² = m*g*DH + 1/2*m*V_iniziale²
Da cui si ricava:
V_finale = radice (2*g*DH + V_iniziale²)
Sostituendo i valori numerici otteniamo:
DH= 5,8*sin(12)
V_iniziale = 0,6 m/s
si ricava:
V_finale =~ 4,9 m/s