@kautar_dahmani
Ciao e benvenuto/a.
Pavimento, parete e scala formano un triangolo rettangolo. Le dimensioni di questo triangolo rettangolo sono
3,4,5 in m: 3m la distanza del punto di appoggio della scala sul pavimento ruvido (μ = 0.4) dalla parete liscia, 4m (in base al testo) è la distanza del punto superiore della scala dal pavimento; 5m la lunghezza della scala (ipotenusa).
Siccome la parete è liscia (quindi priva di attrito) la reazione esercitata dalla parete sulla scala stessa è esclusivamente orizzontale (nello schema ci sarà un carrellino in corrispondenza del punto di appoggio): chiamiamola x che , per il principio di azione e reazione corrisponderà alla forza che la scala esercita sulla parete e sarà quindi la nostra incognita.
Per la sua determinazione scriviamo l'equilibrio alla rotazione della scala attorno al vincolo che pensiamo come cerniera sul pavimento:
x*4- Mg*3/2-m*g*3 =0
M=40 kg= massa della scala; m=80 kg= massa del secchio; g=9.81 m/s^2
x=(40·3/2 + 80·3)·9.81/4 = 735.75 N
Quindi, in corrispondenza del punto di appoggio sul pavimento, le forze di attrito devono esercitare una forza pari a tale valore in caso contrario la scala scivola sul pavimento ruvido.
La forza premente in corrispondenza di questo punto vale (40 + 80)·9.81 = 1177.2 N
1177.2·0.4 = 470.88 N = massimo valore che possono esercitare le forze di attrito: la scala scivola in queste condizioni! (735.75>470.88 in N)