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[Risolto] Condizioni d'esistenza di una funzione fratta

  

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y=1/√(x) - √(x^2-2)

Le condizioni di esistenza da imporre ho pensato che fossero

x>0

x^2-2>0 

radq(x)-radq(x^2-2)0

Soluzione del libro: x√2 con x≠2

Soluzione personale: x>√2 con x≠2

C'è allora qualcosa da rivedere.

Agendo in modo meno meccanico, penso che l'unico modo per far sì che un denominatore non sia nullo è imporre che almeno uno dei due radicandi sia diverso da zero e che il risultato della radice di uno sia diverso dal risultato della radice dell'altro.

Alla luce di queste considerazioni avrei forse potuto imporre indistintamente che x>0 e che x^2-2≥0 oppure x≥0 e x^2-2>0 e forse avrei dovuto imporre una c.e. ulteriore che prevedesse che √(x)≠√(x^2-2). Datemi un feedback, per favore

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Non devi agire in modo meccanico, da studente di ingegneria te lo dico. Devi sempre capire cosa fare.

Innanzitutto ti invito a fare propri gli argomenti del dominio/campo di esistenza di una funzione generica.

Poi, per rispondere alla domanda, le condizioni da imporre sono:

$x \geq 0$  -- condizione della radice di indice pari

$x \neq 0$  -- condizione del denominatore diverso da 0

$x^2 -2 \geq 0$  -- condizione della radice di indice pari

Fine.

 

In genere, le prime cose che si guardano sono il denominatore, le radici, e gli argomenti delle funzioni trascendentali. Ci sono anche altre considerazioni, ma queste ti coprono il 99% dei casi, mettiamola così.

E ora, rileggendo che sei la stessa persona dell'altra domanda, forse devi rivedere di scrivere bene la traccia anche qui, se la funzione l'hai scritta anche qui sbagliando.

@marco_luca Si agisce in modo meccanico, almeno parzialmente, per velocizzare un procedimento che altrimenti sarebbe prolisso (vedi andare a sostituire valori scelti arbitrariamente all'interno della funzione per verificare l'attendibilità delle c.e. imposte)



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A) Le parentesi non sono un optional: la funzione di variabile reale è
* y = 1/(√(x) - √(x^2 - 2))
ed ha
* dominio: l'intero asse reale
* codominio: l'intero piano di Argand-Gauss
------------------------------
B) "l'unico modo per DICHIARARE che una COSA QUALCHESSIA non è nulla" è di scrivere
* QUALCHESSIA != 0
cioè
* √(x) - √(x^2 - 2) != 0
si vede che l'unico zero dell'espressione è per x = 2 e quindi che la funzione
* y = 1/(√(x) - √(x^2 - 2))
è definita su quasi tutto l'asse reale, tranne che in x = 2.
Tuttavia l'insieme di definizione reale è nettamente più ridotto richiedendo che il denominatore di y sia reale non nullo, cioè
* (x != 2) & (x >= 0) & (x^2 - 2 >= 0) ≡
≡ (x != 2) & (x >= 0) & ((x <= - √2) oppure (x >= √2)) ≡
≡ (x != 2) & (x >= 0) & (x <= - √2) oppure (x != 2) & (x >= 0) & (x >= √2) ≡
≡ (x != 2) & (insieme vuoto) oppure (x != 2) & (x >= √2) ≡
≡ (insieme vuoto) oppure (x != 2) & (x >= √2) ≡
≡ (x != 2) & (x >= √2)



Risposta
SOS Matematica

4.6
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