Non ho idea della qualità delle pagine che precedono la tua foto, ma (a giudicare dalla foto) tu sei una delle tante vittime a cui il raffazzonismo dei libri di testo instilla idee sbagliate che poi durano tutta la vita.
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Gli aggettivi concorde e discorde si riferiscono a una proprietà delle coppie di numeri con segno non nulli ordinabili rispetto allo zero (cioè solo quelli degl'insiemi Z, Q, R; in N ed N0 non c'è il segno; in C, quaternioni, ottonioni, ... non c'è l'ordine) : i valori (a, b) sono concordi se e solo se a*b > 0, discordi se e solo se a*b < 0; né concordi né discordi se il prodotto è zero.
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Il valore di verità delle affermazioni riportate nella foto è come segue.
a) INDEFINIBILE (v. oltre).
b) Vero: ci sono infiniti valori positivi il cui doppio è positivo.
c) Falso: per avere lo stesso valore assoluto devono essere opposti, cioè a + b = 0; avere a*b > 0 c'entra come i cavoli a merenda.
d) Falso: a + b = 0 implica a*b < 0 oppure a = b = 0, non a*b > 0.
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Il valore di verità della frase 'a' è INDEFINIBILE perché è impossibile affermare se sia vera o falsa in quanto equivale a deciderlo della frase «Ogni sarchiapone ha cinque zampe e tre orecchi».
Infatti
* "Tutti i numeri naturali maggiori di 0 ..." non significa nulla perché è insensato nominare lo zero (inventato nel VI secolo d.C.) parlando di numeri naturali (inventati nel CD secolo a.C.): ci sono 406 secoli di differenza.
* "... sono discordi con - 1" non significa nulla perché è insensato chiedersi se siano concordi o discordi un valore di {Z, Q, R} con uno di N (- 1 ∈ Z; "Tutti i numeri naturali" ≡ N) perché, per definizione, i naturali sono ordinabili, ma non hanno segno (e NON SONO IMPLICITAMENTE POSITIVI come pare pensare l'autore).
Se è pur vero che nella pratica i concetti contabili di debito e credito sono già presenti in documenti cinesi del XX secolo a.C., tuttavia per i concetti matematici di positivo e negativo s'è dovuto attendere Rafael Bombelli nella seconda metà del XVI secolo d.C.
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Se quell'ignorantone dell'autore avesse scritto
a) Ogni numero positivo è discorde con - 1
allora la frase sarebbe stata vera perché moltiplicare per meno uno produce l'opposto e, se il prodotto è l'opposto di un positivo, allora dev'essere negativo.