Il cervello è un muscolo, perché non applichiamo gli stessi principi di allenamento che usiamo nel resto del corpo anche al cervello? Studiare è come allenarsi.
Allenarsi nello studio come per una maratona
Per correre una maratona bisogna allenare le gambe ed il fiato, per imparare a studiare bisogna allenare il cervello. Studiare è un’abitudine come l’attività fisica: nessuno riuscirebbe a studiare 6 ore di seguito senza allenamento, come non si riuscirebbe a correre senza allenamento una distanza troppo lunga.
Perché non usare i sistemi che userebbe un atleta per allenarsi e applicarli al proprio metodo di studio?
Le fondamentali similitudini tra l’allenamento fisico e quello mentale sono la costanza e l’impegno, indispensabili in entrambi i casi, ma ci sono molti altri aspetti dell’allenamento del cervello simili a quelli dell’allenamento fisico. Ad esempio la motivazione e la ripetizione di esercizi.
Un punto di partenza ma soprattutto un punto d’arrivo.
Iniziamo dalle basi: qual è la prima cosa che si fa quando ci si inizia ad allenare da zero?
Ci si pone un obiettivo finale e si organizza un piano d’allenamento da seguire. Porsi un obiettivo finale aiuta la motivazione che nasce dal voler raggiungere uno scopo.
Così come un atleta pianifica quanto correre tutti i giorni, aumentando fino ad arrivare alla distanza che vuole raggiungere, così può fare lo studente con un piano di studio da seguire.
Piccoli passi.
Una volta fissato un obiettivo bisogna capire come raggiungerlo. L’atleta correrà un poco più lontano tutti i giorni, lo studente può iniziare semplicemente seguendo l’organizzazione prefissata, e poco a poco iniziare, ad esempio, ad eliminare le piccole distrazioni (smartphone, social network etc.).
L’atleta ripeterà degli esercizi più volte, lo studente può fare lo stesso ad esempio per allenare la memoria.
Redooc ad esempio offre moltissimi esercizi con difficoltà diverse per migliorare in matematica.
Bastano un po’ di minuti al giorno per allenare memoria e abilità cognitive.
Entra nella mentalità di un atleta.
Alimentazione. Ebbene sì, anche il cervello necessita del giusto nutrimento per funzionare al massimo. L’atleta di mattina mangia cibi che danno energia. Invece che sovraccaricare i neuroni di zuccheri semplici appena sveglio, prova a mangiare un frutto, che contiene il giusto tipo di nutrimento per ottimizzare il funzionamento del cervello.
Impara osservando gli altri. Osservando i campioni olimpici si può imparare molto sulla tecnica di uno sport. Se hai un tuo compagno che va bene a scuola e sembra studiare meno di te, chiedigli qualche consiglio, magari ha un metodo di studio particolare che funziona meglio del tuo. 😉
Impara dai tuoi errori. Perché ogni gara persa (ma anche vinta a dirla tutta) ti insegna qualcosa, come ogni brutto voto ricevuto. Invece che buttarti giù inutilmente, prendi i tuoi errori come lezioni dalle quali imparare.
Presta attenzione alle piccole cose.
Il successo dell’allenamento sta anche nelle piccole cose, quindi prova a modificare anche alcune semplici abitudini, a mobilitare il tuo cervello anche quando ne potresti fare a meno e vedrai che allenandoti su cose più piccole, riuscirai con più facilità nelle imprese più impegnative.
- Cerca di usare la calcolatrice il meno possibile, soprattutto per calcoli semplici.
- Leggi invece che guardare la televisione. Guardare la televisione è un’attività passiva, mentre leggere attiva il cervello mantenendolo allenato.
- Cerca di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Potresti, ad esempio, iniziare ad imparare una lingua, occupando semplicemente 10 minuti al giorno (esistono app per smartphone come che sono un ottimo modo di divertirsi imparando).